Video Intervista: Liam Gallagher presenta Better Days su Radio Deejay
Better Days è il nuovo singolo di Liam Gallagher che ha tutte le carte in regola per diventare uno dei brani più ascoltati dell'estate. A metà fra tormentone estivo e grande classico, Better Days suona già perfetto per il palcoscenico, e i fan potranno apprezzarlo ancora di più nel prossimo tour del cantante di Manchester.
Con questa produzione Liam lancia un messaggio di speranza, quello che potremmo definire un "rito di purificazione" dopo l'amarezza per lo scioglimento degli Oasis e le frecciatine contro il fratello Noel. Un'anticipazione dall'attesissimo nuovo album C'mon You Know, in uscita il prossimo 27 maggio.
Cosa dobbiamo aspettarci da questo album? Un set di nuovi brani di Liam Gallagher caratterizzati dalla sua voce iconica e dal suo atteggiamento da rockstar, ma non solo. Ospite di Nikki e Federico Russo a Summer Camp, il cantautore di Manchester racconta curiosità e aneddoti legati al nuovo singolo, al tour e al 50esimo compleanno che festeggerà il 21 settembre proprio in Italia. Non perdetevi l'intervista, potete recuperarla nel video qui sotto.
Cosa c'è dietro al singolo Better Days? Lo spirito della canzone e il video ufficiale
Better Days è il suono dell'estate. La canzone celebra la luce alla fine del tunnel, del buio che ci ha avvolto durante la pandemia, e la ritrovata libertà con la possibilità di tornare a riunirsi tutti insieme. Liam cattura questo spirito e trasmette queste emozioni anche nel video ufficiale della canzone.
Insieme alla sua band sale sul tetto dello storico Midland Hotel di Manchester per un'esibizione a tutto gas, mentre la folla si raduna fuori dagli uffici e in strada. Un omaggio al leggendario spettacolo sul tetto degli Apple Corps dei Beatles, diretto dal plurinominato ai Grammy Paul Dugdale, che ha già prodotto numerosi video di artisti importanti come The Rolling Stones, Adele, Taylor Swift e Coldplay.
Riflettendo lo spirito positivo della canzone, Liam Gallagher donerà tutti i proventi nel Regno Unito a War Child per il resto dell'anno, ente di beneficenza che mira a proteggere, educare e difendere i diritti dei bambini che vivono in un conflitto, con la speranza di riuscire ad offrirgli un futuro più sicuro.
Liam Gallagher icona rock e non solo: dall'amore per il Manchester City a quello per l'Italia
Nikki e Federico Russo, voci di Summer Camp su Radio DEEJAY, introducono il cantante ospite della puntata definendolo un'icona rock anche per le nuove generazioni. Liam risponde così:
"Quello che abbiamo seminato con gli Oasis funziona ancora. Idolo dei giovani? Tutto nasce dalle persone dalla mia età che vengono ad ascoltarmi con i loro figli e trasmettono loro questa passione. È molto bello, considero un privilegio poter suonare per gente giovane, miei coetanei e persone fottutamente vecchie"
E alla domanda sul perché ha scelto come prima tappa del tour proprio lo stadio del Manchester City risponde senza esitare:
"Sono un fan dei The Citizens, il loro stadio è uno dei luoghi più grandi dove poter suonare. Il palco più prestigioso dove di solito le band si esibiscono è l'Old Trafford, casa del Manchester United, ma io non suonerò li perché mi fa schifo."
Non solo l'amore per il calcio (e per la squadra della sua città) ma anche per quello che considera il suo paese adottivo, l'Italia, meta dove il cantante inglese ha scelto di spegnere le imminenti 50 candeline, svelando una passione molto particolare:
"Il 21 settembre compirò 50 anni e non c'è miglior posto per festeggiare che nel vostro Paese: ottimo cibo, bellissime persone, sole e quella buonissima birra Peroni"
Nostalgia degli Oasis? Liam è certo: "Non si sarebbero mai dovuti sciogliere"Una ferita aperta che sembra non volersi rimarginare. Chi non ricorda lo scioglimento degli Oasis? Il gruppo britpop formatosi a Manchester nel 1991 e scioltosi nel 2009, dopo un ennesimo duro scontro tra i due fratelli prima di un live vicino a Parigi. Mancavano solamente tre date alla conclusione di quella tournée, quando Noel Gallagher comunicò ufficialmente l'uscita dal gruppo sancendo la fine di un'era.
Federico Russo e Nikki riaccendono il ricordo dei tempi passati e chiedono a Liam come sarà trornare a Knewborth, come nel 1996, su un palco dove ha fatto la storia:
"Sarà diverso, bellissimo e difficile, chiaramente non sarà come un concerto degli Oasis, faremo delle loro canzoni certo, mostreremo la loro musica da un'altra prospettiva"
Poi Liam si sbilancia e fa sognare i fan con la suggestione di un possibile concerto di nuovo insieme:
"Ho sempre pensato a una reunion con gli Oasis, sicuramente una carriera da solita è diversa e gli Oasis rimarranno sempre tali, anche se è bello per le persone pensare che potrebbero tornare insieme. È stato stupendo essere parte di questa band, non si sarebbero mai dovuti sciogliere. Knewborth? Mi sento privilegiato a poter suonare ancora in questa location storica, e se mai dovessimo riunire il gruppo di nuovo rifaremmo Knewborth ma per 100 giorni di fila"
Fonte: Radio Deejay
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