E come non essere d'accordo!
Noel ha levato i suoi strali contro ciò che accade sempre più spesso nei festival, e in particolare quanto ha potuto vedere sul palco di Glastonbury dove band e artisti vanno a utilizzare la ribalta loro concessa per suonare, per ergersi anche a predicatori e propagandatori di cause politicamente corrette.
Noel che è un frequentatore abituale della importante manifestazione britannica è intervenuto sul podcast di Matt Morgan dopo essere tornato a casa dal festival: "Non fraintendetemi, io amo alla follia Glastonbury.
Penso che sia una delle cose più importanti. In effetti è probabilmente la cosa più bella della Gran Bretagna, a parte la Premier League. Adesso quel posto sta diventando un po' troppo politicamente corretto, un po' troppo predicatorio, un po' troppo moralizzante. A me questa cosa nella musica non piace, piccoli idioti del cazzo che sventolano bandiere e fanno dichiarazioni politiche e band che salgono sul palco per dire: 'Ehi ragazzi, è terribile la guerra. Fischiamo la guerra. Al diavolo i conservatori e tutto il resto. Suona la tua fottuta musica e togliti di torno!".
Noel ha inoltre aggiunto che il pubblico che ascolta i messaggi politici delle band non è nelle condizioni di poter fare qualcosa per risolvere i problemi del mondo. "È troppo. Donate tutti i vostri soldi alla causa: basta, smettetela di lamentarvi. Diciamo solo che il mondo è un posto un po' di merda e voi siete tutti in un campo a Glastonbury. Qual è il problema? Io non ho problemi per questo. Immagino che se hai 18 anni e appartieni alla classe media potresti avere un problema con questa cosa. Ma cosa faranno tutti i ragazzi nel prato di Glastonbury? Tutti sanno cosa sta succedendo nel fottuto mondo, avete un telefono in tasca che ve lo dice. Qual è lo scopo di questi appelli virtuosi?".
Siamo d'accordo con The Chief!