«Impossibile. Non avremmo mai dovuto dividerci. Però è successo. Ed è passato tanto tempo. Dieci anni. Non ci sarà mai un ritorno degli Oasis. Ma non piango più. Non puoi amare per sempre qualcuno che non ricambia il tuo amore».
Intervista: Vanityfair.it
Il duello tra i fratelli non è mai finito. Accusato di molestare le donne, Liam Gallagher risponde rivelando qualcosa di Noel che ancora non sapevamo. E ribadisce che lui le donne le ama parecchio: tanto che sta per sposarne una terza
Con lo sguardo quasi nascosto da un cappellino da pescatore a righe bianche e rosse, le spalle abbandonate morbidamente in avanti e una T-shirt aderente che mal cela un accenno di pancetta, Liam Gallagher tutto ricorda fuorché il rocker iroso, ribelle – anche un po' folle, si diceva – a cui la storia della musica ci ha abituati.
Per anni, lui e suo fratello Noel, anime degli Oasis, hanno alternato la feccia e la poesia: hanno scritto e interpretato alcune delle canzoni più belle di fine millennio (Wonderwall, tra le altre) e disertato concerti perché troppo ubriachi o drogati.
Partiti da Manchester, hanno scalato le classifiche mondiali senza smettere di insultarsi. Hanno fatto sognare un'intera generazione, eppure non sono mai stati felici: in guerra perenne, contro se stessi e tra di loro. Sono arrivati persino a distruggere le proprie chitarre in una lite furibonda che, nel 2009, ha chiuso la partita. Fine degli Oasis, ma non del conflitto. Il duello si è semplicemente trasferito altrove: principalmente sui social network dove, di tanto in tanto, assistiamo ancora a colpi e contraccolpi. Sempre bassi.
Di tutto questo, però, nell'uomo che abbiamo di fronte non c'è traccia. Il furore è sparito dagli occhi liquidi, il tono della voce si è abbassato, persino le parolacce si sono rarefatte. Al loro posto, molte dichiarazioni da santone, stile: «L'importante è dare e ricevere amore». In quasi 47 anni (li compie il 21 settembre), Liam di amore ne ha dato parecchio. Ad (almeno) quattro donne, da cui ha avuto altrettanti figli: Lennon, 20 anni, nato dal primo matrimonio, Gene, 18, dal secondo. Poi c'è Molly, 21 anni, che ha riconosciuto da poco. E Gemma, sei, che deve ancora riconoscere.
Ma anche in campo affettivo, il frontman sembra aver trovato la stabilità: merito di Debbie Gwyther, sua manager, compagna da sei anni e, vocifera il quotidiano inglese The Sun, futura moglie nel 2020. La donna di cui dice: «È entrata nella mia vita e l'ha resa migliore».
L'ha costretta a rigare dritto?
«Drittissimo: bevo molto meno, vado a letto alle 10, mi sveglio alle 5, corro un'ora al giorno. Sono più felice».
Un pro o un contro per la creazione artistica?
«Un pro! Why Me? Why Not., il mio secondo album da solista, in uscita in questi giorni, è musicalmente superiore al precedente. Quando stai bene fai canzoni più belle».
Tanti anni fa ha dichiarato l'opposto: sosteneva che l'aver subito abusi da parte di suo padre avesse fatto di lei un artista migliore.
«Forse intendevo una persona migliore, più forte. E poi, per la precisione, mio padre non mi ha mai sfiorato. Ubriaco picchiava mia madre, davanti a noi. Credo sia altrettanto terribile: ti fa sentire impotente».
Si è mai confrontato con qualcuno?
«Con me stesso, tutti i giorni. È molto più economico che andare dall'analista».
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Parla come uno che deve stare attento ai soldi.
«L'abitudine. Vengo da una famiglia in cui i maglioni non si compravano: li faceva mia mamma a maglia. Ero l'unico in tutte le elementari».
Si sentiva diverso per questo?
«No: ero comunque tra i più popolari. Mia madre era cuoca alla mensa della scuola, quindi avevo sempre degli snack gratis da condividere con gli amici. In più ero un gran figo».
Figo perché brillante o perché bello?
«Brillante non direi. Non ero interessato a niente. Non vedevo l'ora che finissero le lezioni per giocare a calcio».
Da genitore, ora, ci tiene che i suoi figli studino?
«Sono felice se loro sono felici. Lennon fa il modello e suona la chitarra. Gene è batterista: è lui ai bongo di One of Us, traccia di Why Me? Why Not. E Molly è molto intelligente: va all'università, studia diritti umani… mi pare».
La canzone del suo ultimo album intitolata Now That I've Found You, ora che ti ho trovata, è dedicata a lei?
«Sì».
Che cosa ha provato la prima volta che l'ha vista?
«Un misto di tristezza per aver perso la sua infanzia e gioia per gli anni che ci aspettano insieme».
Va d'accordo con Lennon e Gene?
«Molto. Anche con Debbie: sono diventate amiche, escono insieme, vanno in discoteca…».
Lei non ha mai fatto mistero di aver abusato di droghe in passato. Ha paura che i suoi figli la prendano a modello?
«Sarei un pazzo se pensassi che non le proveranno mai. Spero solo che non diventino dipendenti».
Se i due maschi si mettessero a litigare come lei e Noel?
«Soffrirei, come mia madre ha sofferto. Ma la vita è così: bisogna prenderla come viene».
C'è chi pensa, invece, che «volere è potere».
«Io no. Ho provato a fare pace con Noel molte volte. Mi ha sempre respinto».
Forse, in fondo, non lo desiderava davvero.
«Mi sono fatto un'altra idea: sarebbe strano se smettessimo di litigare. È da lì che traiamo la nostra forza, la nostra energia: dal perpetuo duello».
Di cui l'ultima stoccata risale a quest'estate. Sua cognata l'ha presa in giro su Instagram, lei ha mandato un Whats-App a sua nipote dicendo: «Di' alla tua matrigna di stare attenta». Noel ha risposto pubblicamente su Twitter additandola come uno che intimidisce e maltratta le donne.
«Ha preso una conversazione privata e l'ha resa pubblica, ingigantendo tutto. Ma sono contento che l'abbia fatto: la gente comincia a capire chi è veramente. All'inizio, tutti pensavano fossi io il pazzo. Pensavano fosse colpa mia se gli Oasis si erano sciolti».
Invece?
«Noel ha combinato un casino perché ambiva a una carriera da solista. Avrebbe potuto dire: preferisco suonare per conto mio. Saremmo stati tutti d'accordo. E senza rancori. Invece è stato malevolo. Come lo è tuttora».
Invidia?
«Non lo so. Forse ha paura che nessuno vada ai suoi concerti, mentre i miei sono pieni».
Però c'è anche gente che sostiene il contrario. Dicono che lei crea ogni nuovo brano pensando: piacerà a mio fratello?
«Non è vero: io so già che gli piacerà. Noel è il mio primo fan. Solo che fatica ad ammetterlo».
Stima reciproca?
«Assolutamente. Lui è un grande cantautore».
E allora perché non riprovarci?
«Impossibile. Non avremmo mai dovuto dividerci. Però è successo. Ed è passato tanto tempo. Dieci anni. Non ci sarà mai un ritorno degli Oasis. Ma non piango più. Non puoi amare per sempre qualcuno che non ricambia il tuo amore».